Data di Realizzazione | 1578-1580 |
Dimensioni | Altezza: 1,87 m |
Materiale | Bronzo |
Dove si Trova | Museo Nazionale del Bargello, Firenze |
Caratteristiche Chiave
- Giambologna ha realizzato più versioni di questa scultura, di cui la più importante si trova al Museo Nazionale del Bargello a Firenze
- Lo scultore si è ispirato al Putto con delfino del Verrocchio per la posizione del suo Mercurio Volante
- La struttura a chiasmo dell’opera ricorda quella delle antiche sculture greche
- Il Mercurio è caratterizzato da un’incredibile leggerezza, muscoli sottili e dà la sensazione di muoversi per aria senza sforzi
Storia
Il Giambologna completa il Mercurio volante nel 1580.
Una volta terminato lo scultore lo invia a Villa Medici a Roma, nella residenza del cardinale Ferdinando de’ Medici.
Qui verrà usato nel giardino come decorazione per una fontana all’entrata della villa.
E rimane qui fino al 1780.
Quell’anno il granduca Pietro Leopoldo di Lorena lo fa trasferire negli Uffizi.
Soltanto nel 1870 questa – ed altre sculture – verranno trasferite al Museo del Bargello, dove si trova ancora oggi.
Curiosità: Non è la prima volta che il Giambologna realizza questa scultura, ma lo ha fatto anche in precedenza. Li trovi in questa pagina.
Descrizione
Il Mercurio di Giambologna è nudo e pronto a spiccare il volo, mentre sta in equilibrio solo sul piede sinistro.
Lo scultore si è ispirato moltissimo al Putto con delfino del Verrocchio per la posizione.
E non solo.
Mentre sta in equilibrio così ricorda moltissimo la posizione a chiasmo delle antiche opere d’arte greche, mentre tende verso l’alto.
L’opera ha tutti i classici attributi del Mercurio:
- Caduceo (il bastone con 2 serpenti attorcigliati) che impugna con la mano sinistra
- Petaso (un copricapo tipico dell’antica Grecia)
- Calzari alati
Giambologna ritrae il dio greco mentre è sospinto dal basso da un soffio di vento che esce dalla bocca di Eolo o Zefiro.
Curiosità: in origine da qui usciva un getto d’acqua dando la sensazione che la statua si muovesse in aria.
La bellezza dell’opera sta nella sua leggerezza, come se riuscisse a muoversi nell’aria con una muscolatura leggera senza sforzi.
L'articolo Mercurio Volante del Giambologna: Leggero come l’Aria proviene da .