Data di Realizzazione | 1912 |
Dimensioni | 78,5 x 107,5 cm |
Tecnica | Olio su tela |
Dove si Trova | Gemeentemuseum Den Haag, l’Aia |
Caratteristiche Chiave
- Mondrian semplifica la rappresentazione dell’albero componendolo soltanto con linee curve dritte, verticali ed orizzontali
- Nella ricerca di un linguaggio figurativo di semplificazione e rappresentazione dell’essenziale, l’artista elimina qualsiasi traccia di profondità nell’opera
- Mondrian utilizza pochissimi colori per quest’opera: bianco, nero ed un mix tra verde e grigio su più toni
Nota: Purtroppo non ho trovato informazioni sulla storia di quest’opera. Se hai dei suggerimenti o se troverò notizie utili, aggiornerò l’articolo.
Descrizione
Protagonista della tela è un melo composto solo da linee curve dritte, verticali ed orizzontali; tra l’altro sono linee spezzate che messe vicine formano quasi dei tondi.
Nelle opere di questo periodo Mondrian è alla ricerca di un nuovo modo di realizzare la forma usando pochi elementi visivi:
- Linee nere verticali ed orizzontali che si uniscono tra loro in modo ortogonale
- Utilizzo di colori primari (giallo, rosso e blu)
Vuole trasformare la rappresentazione puntando all’essenziale ed all’astratto.
Le linee dell’albero in quest’opera sono molto stilizzate e lo rendono quasi irriconoscibile (come accade anche in Albero grigio ed Albero rosso, altre 2 famose opere di Mondrian).
Nella fascia bassa della scena sembra che ci sia un accenno di prato, una sezione dell’albero e dei rami laterali.
Mentre nella fascia alta c’è il cielo ed i rami che tendono nella zona superiore.
I colori che l’artista usa – oltre al bianco ed il nero – sono il verde/grigio con diverse variazioni, lasciando alcune zone con tonalità più fredde ed altre con tonalità più calde.
La sezione bassa è più colorata, mentre la sezione alta tende ad essere quasi uguale al fondo del dipinto.
Il nero invece è il colore principale per le linee del melo.
Mondrian elimina la profondità nella scena, lasciando tutto su due dimensioni.
La struttura dell’albero si riconosce a malapena osservando tutta la struttura di linee che si concentra nella parte centrale dell’opera.
Curiosità: Tracciando una linea al centro della tela, le altre linee che compongono l’albero a destra e sinistra sono quasi del tutto simmetriche.
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