Data di Realizzazione | 1493 |
Altezza | 139 cm |
Materiale | Legno Policromo |
Dove si Trova | Basilica di Santo Spirito, Firenze |
Caratteristiche Chiave
- Michelangelo ha scolpito quest’opera a 17 anni, per ringraziare il convento di Santo Spirito per la sua ospitalità dopo la morte del suo protettore, Lorenzo il Magnifico
- Lo scultore dimostra la sua abilità nella resa dei dettagli anatomici (poiché ha potuto studiare dei cadaveri dal vivo) lavorando ai minimi particolari della scultura come i capelli morbidi ed i peli del pube
- Michelangelo rappresenta Gesù nudo, gracile ed indifeso e mette in risalto il suo lato umano ed il dramma della morte
Storia
È il 1492.
Michelangelo Buonarroti è ospite nel convento di Santo Spirito.
Ha soli 17 anni e si trova qui perché il suo protettore – Lorenzo il Magnifico – che lo ha ospitato durante i suoi studi, è morto.
Mentre si trova nel convento, ha la possibilità – anche grazie all’aiuto di Piero de’ Medici – di vedere e studiare dal vivo i cadaveri provenienti dall’ospedale del convento.
In questo modo può migliorare ancora di più le proprie conoscenze di anatomia.
Per ringraziare il convento dell’ospitalità e di tutto l’aiuto, Michelangelo decide di scolpire un crocifisso in legno per il priore Niccolò di Lapo Bichiellini.
Una volta terminato il crocifisso di Michelangelo viene esposto sull’altare maggiore.
Rimane qui per moltissimi anni.
Poi, nel 18° secolo, il convento viene soppresso.
Molti pensano che il capolavoro di Michelangelo sia andato perduto.
Ed invece, in seguito ad una catalogazione del 1962 ad opera di Margit Lisner, si scopre che è sempre stato lì, messo al sicuro sotto tanti strati di pittura che ne hanno modificato l’aspetto.
Una volta ritrovato, il crocifisso viene portato a Casa Buonarroti fino al 2000.
E poi viene riportato nella sagrestia di Santo Spirito, dove è esposto ancora oggi.
Curiosità: Nel 1999 due medici hanno studiato la scultura di Michelangelo ed hanno notato che il corpo di Cristo rispecchia alla perfezione l’anatomia di un ragazzo di 14 anni morto da poche ore, testimoniando la grande abilità nello studio dei corpi da parte dell’artista.
Descrizione
Il protagonista della scultura è Cristo sulla croce.
È nudo e sofferente, con gli occhi chiusi e la testa inclinata in basso a sinistra.
Il corpo è abbandonato senza vita sulla croce, con le ginocchia piegate che vanno verso destra.
Guardando la testa girata verso destra e le ginocchia verso sinistra, tutta l’opera assume una struttura a serpentina che va verso l’alto.
Non è una prova di talento, ma per dare massima naturalezza al corpo.
Michelangelo rappresenta Gesù con un corpo gracile ed indifeso, simbolo di fragilità. Allo stesso modo, il fatto che sia nudo rappresenta alla perfezione il dramma della morte e della solitudine.
Lo scultore ha lavorato alla perfezione sui dettagli, rappresentando anche i peli del pube ed i capelli morbidi del protagonista.
E piuttosto che mostrarci Gesù muscoloso e potente (cosa che farà con altri suoi personaggi, come il celebre Mosé), ci offre una sua rappresentazione intima, umana e priva di difese.
Curiosità: Studiando l’opera, alcuni studiosi hanno notato una somiglianza tra l’inclinazione e la forma della testa di Gesù e quella della Vergine nella Pietà Vaticana.
Infine, l’opera è fatta per essere ammirata di fronte, ma data la sua struttura, è possibile osservare altri dettagli anche da sinistra.
Scopri altro sull’opera nel video qui sotto.
Domande Frequenti sul Crocifisso Ligneo Michelangelo
Il crocifisso di Santo Spirito si trova nella Basilica di Santo Spirito, a Firenze.
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