Data di Realizzazione | 1915 |
Dimensioni (Larghezza x Altezza) | 85,8 x 108,4 cm |
Tecnica | Olio su tela |
Dove si Trova | Kröller-Müller Museum, Otterlo |
Caratteristiche Chiave
- Mondrian dipinge quest’opera mentre si trova in Olanda, ispirato dai paesaggi marittimi di Domburg e Scheveningen
- È la prima tela della sua carriera in cui usa solo bianco e nero
- Non è una rappresentazione realistica della realtà ma è sintetica e minimale, con le onde rappresentate dalle linee orizzontali ed il molo dalle linee verticali
Storia
Poco tempo prima che scoppia la Prima Guerra Mondiale Mondrian abbandona Parigi e va in Olanda per assistere suo padre che sta per morire.
Poi inizia il conflitto e non può più tornare in Francia.
Così nel 1914 vive per un breve periodo sulla costa di Domburg e di Scheveningen.
Qui si fa ispirare dal mare e dalla sua atmosfera e realizza una serie di disegni.
Uno di quelli è Composizione 10 in bianco e nero (chiamato anche Molo e Oceano).
Oggi questo capolavoro è conservato al Kröller-Müller Museum di Otterlo.
Descrizione
Curiosità: È la prima tela in assoluto in cui Mondrian usa solo il bianco ed il nero.
Il pittore ritrae un molo con le onde dell’oceano che gli sbattono contro.
Si tratta di un’opera astratta, tutta racchiusa in una “vignetta” ellittica.
Ci sono solo linee corte orizzontali e verticali nere.
Si può vedere ancora qualche traccia di onde che vanno avanti ed indietro nelle linee orizzontali nella parte centrale del dipinto.
La rappresentazione astratta dei moli invece si vede nelle linee verticali al centro del dipinto.
A Mondrian non importa più di rappresentare in modo realistico la natura, lui vuole soltanto creare un’idea di armonia e ritmo.
Nella parte alta dell’opera le linee diventano più corte e tutto diventa più denso.
Quest’opera è una tappa fondamentale nel percorso stilistico che sta effettuando Mondrian.
Nei suoi lavori la rappresentazione realistica delle figure sta sparendo (come si vede anche in Albero grigio e Melo in fiore) per arrivare poi ad un minimalismo che caratterizzerà i suoi lavori futuri.
Qui lo spazio del piano è a malapena accennato e soltanto le linee che vanno verso l’alto danno un minimo di movimento alla tela, dando la sensazione di “sentire” le onde che si infrangono contro il molo.
Curiosità: Le linee presenti nella metà inferiore della composizione sono meno orientate rispetto a quelle che si vedono nella metà superiore.
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