Data di Realizzazione | Originale: 330-320 a.C. Copia dei Musei Vaticani: 1° secolo d.C. |
Altezza | 205 cm |
Materiale | Marmo |
Dove si Trova | Originale: Perduto Copia: Musei Vaticani, Città del Vaticano |
Caratteristiche Chiave
- La scultura originale è stata realizzata da Lisippo nel 330-320 a.C. ma è andata perduta. La copia più famosa è conservata nei Musei Vaticani ed è stata ritrovata negli scavi di un edificio imperiale nel quartiere Trastevere di Roma
- Il titolo Apoxyomenos è una parola greca che significa “Colui che si deterge”, infatti la scultura rappresenta un atleta che con l’aiuto di un raschietto toglie di dosso la polvere e l’olio che i lottatori si mettevano addosso prima di combattere; per questo si ipotizza che l’atleta sia stato rappresentato al termine della competizione (che forse ha vinto)
- La scultura originale era in marmo
- È un’opera rivoluzionaria perché è la prima scultura a tutto tondo dell’arte greca. A differenza di quelle del passato, per ammirare tutti i particolari di questa scultura è necessario girarle intorno
- Ha la stessa naturalezza e la posizione a contrapposto (con qualche modifica) del Doriforo di Policleto
Storia
L’Apoxyomenos è una statua realizzata da Lisippo, forse nel 330-320 a.C.
I primi documenti attestano che si trovava insieme alla statua di un leone a riposo per decorare le Terme di Agrippa a Roma.
Quando poi la vede l’Imperatore Tiberio la vuole portare nel suo palazzo sul Palatino come decorazione, ma a quel punto il popolo non è d’accordo ed è costretto a rimetterla subito al suo posto.
Purtroppo poi la statua originale è andata perduta.
Quella che è giunta fino a noi è una copia del 1849 ritrovata durante lo scavo di un edificio di età imperiale nel quartiere Trastevere a Roma, nel Vicolo delle Palme.
Curiosità: Il ritrovamento della scultura dell’Apoxyomenos è stato un evento così sensazionale che è stato cambiato il nome della zona del ritrovamento da Vicolo delle Palme a Vicolo dell’Atleta in suo onore.
Una volta riportato alla luce, la notizia viene diffusa in tutto il mondo, così come il calco in gesso viene distribuito in tutta Europa.
La scultura di Trastevere viene portata subito nei Musei Vaticani e lì dentro viene spostata più e più volte:
- All’inizio viene messa nella Camera del Mercurio, nel cortile ottagonale
- In seguito viene spostata nel Braccio Nuovo dei Musei
- Nel 1924 viene portata di nuovo nella Camera del Mercurio (ed in quell’occasione viene eseguito un importante restauro di particolari, sostituzione dei perni e vengono impiantate le dita distese)
- Nel 1932 viene messa – una volta per tutte – nel Gabinetto dell’Apoxyomenos
Nel 1994 viene eseguita una nuova pulizia della statua, ancora più approfondita; oggi è ancora conservata nei Musei Vaticani.
Curiosità: Nel 1996 è stata ritrovata una variante dell’Apoxyomenos chiamata Atleta di Lussino (prende il nome dal ritrovamento nei pressi di Lussino, una città in Croazia).
Descrizione
L’Apoxyomenos è una scultura che rappresenta un giovane atleta che si deterge il corpo usando un raschietto in metallo.
Questo raschietto ha diversi nomi:
- Greco: ξύστρα (si legge xustra)
- Latino: strigilis
- Italiano: Striglia
Veniva utilizzato in antichità dagli atleti per togliersi di dosso la polvere, il sudore o l’olio che si spalmavano prima della lotta e poteva essere in metallo, in ferro o bronzo.
Tenendo conto di questo particolare, possiamo dedurre che l’atleta è stato rappresentato al termine della competizione (e forse ha vinto).
Sta portando le braccia in avanti, con quella destra tesa e la sinistra piegata.
È una statua molto interessante perché spezza il legame con la tradizione dell’arte greca che fino a quel momento era caratterizzata da statue che potevano essere ammirate soltanto da davanti.
Qui invece è possibile girarci tutt’intorno per ammirarla: è la 1° scultura a tutto tondo dell’arte greca.
Sta eseguendo un movimento con grande naturalezza, con una posizione a contrapposto come il Doriforo di Policleto.
Si muove con naturalezza, con posizione a contrapposto come il Doriforo di Policleto; l’unica eccezione è che nel caso dell’Apoxyomenos le gambe sostengono l’atleta ed è un po’ inarcato verso sinistra.
Il peso del corpo è caricato sulla gamba sinistra, grazie anche all’aiuto di un piccolo sostegno a forma di tronco d’albero.
Guardandola bene, è possibile notare che tutta la scultura è attraversata da una linea ondulata e sinuosa, come se l’atleta fosse in movimento per venire incontro a noi.
La statua ha un corpo snello e la testa piccola che non rispetta il canone di Policleto con i suoi rapporti matematici; si tratta piuttosto di una rappresentazione più realistica che teorica della figura umana.
Non potendo analizzare la versione originale della statua, possiamo controllare soltanto i dettagli della replica conservata nei Musei Vaticani (che di certo è stata realizzata nell’Antica Roma da dei buoni artigiani).
E purtroppo ci sono diversi dettagli rovinati:
- Manca la punta del naso (1)
- Ci sono alcune scheggiature dell’orecchio sinistro (2)
- Sui capelli ci sono dei danni (3)
- Sullo zigomo sinistro ci sono dei piccoli danni (4)
- Un paio di fratture sul braccio destro (uno sulla metà del bicipite ed un’altra sopra il polso) (5)
- C’è una frattura sulla spalla sinistra, dove manca del materiale (6)
- Una seconda frattura sul polso sinistro (7)
- Sull’avanbraccio destro ci sono delle piccole tracce di corrosioni, forse dovuto all’utilizzo del fuoco (8)
- Mancano le dita della mano destra e si vedono dei perni che risalgono ad un precedente restauro (9)
- Ci sono dei danni nella zona dei genitali (10)
- Ci sono danni sulla gamba sinistra ed una frattura sotto l’anca (11)
- Sulla gamba destra ci sono due fratture, una sotto la caviglia e l’altra sotto il ginocchio (12)
Vedi il video qui sotto per saperne di più.
Domande Frequenti sull’Apoxyomenos
L’Apoxyomenos di Lisippo rappresenta un atleta che si deterge il corpo con un raschietto per togliere polvere o l’olio al termine di una gara di lotta che forse ha vinto.
L’Apoxyomenos è una statua realizzata dallo scultore greco Lisippo nel 330-320 a.C. L’originale è andato perduto e quello che oggi è conservato nei Musei Vaticani è stato realizzato da degli artigiani dell’Antica Roma.
Apoxyomenos è una parola greca che significa “Colui che si deterge”. La statua realizzata da Lisippo che porta questo nome infatti rappresenta un atleta che si deterge dopo aver vinto una gara di lotta.
L’Apoxyomenos originale è andato perduto. La replica più famosa è in marmo ed è conservata nei Musei Vaticani, nella Città del Vaticano.
La statua denominata Apoxyomenos è impegnata nella rimozione di polvere e dell’olio (con l’aiuto di un raschietto) che di solito gli atleti dell’antichità si cospargevano prima di combattere.
Una copia dell’Apoxyomenos è stata ritrovata durante gli scavi del 1849 di un edificio di età imperiale nel quartiere Trastevere di Roma, nel Vicolo delle Palme.
Si pronuncia così: Apocsiomenòs.
L’Apoxyomenos abbandona il canone di Policleto nella rappresentazione delle proporzioni del corpo: infatti la testa della statua è più piccola rispetto al corpo snello. Si tratta di una rappresentazione realistica piuttosto che matematica e teorica come quella del Doriforo di Policleto.
L’Apoxyomenos è stato fatto nel 330-320 a.C. da Lisippo, ma l’originale è andato perduto.
L'articolo Apoxyómenos di Lisippo: Il Dopogara proviene da .